Come pranzare in armonia insieme ai bambini

Molto spesso i pranzi che si svolgono nelle famiglie sono molto lontani dal concetto di armonia. Vi si svolgono lotte, ricatti, patteggiamenti che nulla hanno di rilassante e piacevole. Purtroppo questo accade qualunque sia l’età dei figli e qualunque sia il livello dell’impegno dei genitori per modificare la situazione. Non sempre però si riesce a cambiare.

Ne consegue che i bambini sono molto esigenti in fatto di cibi e che è molto difficile distinguere i problemi alimentari dai semplici capricci. Per questo è, a mio avviso, importante cominciare a modificare i comportamenti per riuscire a fare una distinzione. Il più delle volte è sufficiente per risolvere il problema.

Ma come si fa? Innanzi tutto occorre essere veramente motivati, perché la fatica sarà tanta e bisognerà affrontare tutte le tattiche che i bambini sono in grado di mettere in atto per manipolare gli adulti. Ecco che vengono in aiuto alcune semplici regole per migliorare la situazione. Sono divise in ambientali, di comportamento e alimentari.

Fra le prime bisogna considerare tutte le distrazioni che circondano i piccoli nel pranzo, ad esempio la televisione. Pur considerando il suo valore come mezzo di comunicazione, essa è molto dannosa durante il pranzo.

Soprattutto i bambini non sono in grado di gestire l’attrazione che esercita e si trovano completamente assorbiti da ciò che vedono. Questo allontana l’attenzione dal cibo e dal suo godimento, con la conseguenza di esagerare con le porzioni, di non masticare sufficientemente o di non partecipare alla conversazione.

Fra le seconde c’è l’atteggiamento che gli adulti devono tenere: ad esempio il sorridere. Allenarsi a farlo nelle situazioni piacevoli aiuta a utilizzare questa risorsa anche in quelle difficili. E a volte il pranzo lo è davvero!
Rendere positivo e rilassato un momento così importante aiuta i bambini a percepire la sicurezza degli adulti e a fidarsi delle loro “imposizioni” in fatto di cibo. Inoltre questo favorisce gli scambi e la condivisione.

Fra le ultime la più importante è quella di comporre il pranzo avendo cura di inserire sempre un alimento gradito ai bambini in modo che non restino digiuni, ma di non modificare nulla per i loro capricci.
In questo modo i genitori placheranno la loro ansia di veder mangiare i figli, ma contemporaneamente li dissuaderanno dal manipolarli e li abitueranno, con assaggi, a gustare altri cibi.

Rendere il pranzo piacevole è un’arte e un duro lavoro, e come tale riesce a dare grandi soddisfazioni. Non ci si deve scoraggiare se i risultati non sono immediati, ma confidare nelle proprie capacità e nel proprio istinto.

A cura di Danila Causi
Autore di Bimbi a tavola